Cannotto forcella corto? Ecco come risolvere il problema
Capita spesso comprando una forcella usata o volendola trasferire da un telaio all’altro di ritrovarsi con il cannotto troppo corto.
Il cannotto della forcella è infatti il “tubo” che si innesta nel telaio e su cui si fissa l’attacco manubrio. Nelle moderne forcelle monopiastra è un pezzo unico con la testa e gli steli, viene assemblato in fabbrica per interferenza e non può essere sostituito da solo. Viene da sè che la sua sostituzione risulta estremamente onerosa, sia per il costo del ricambio, sia perchè è necessario smontare completamente la forcella.
Quando si acquista una forcella usata o se si vuole valutare di spostarla da un telaio ad un altro, bisogna sempre misurare con attenzione la lunghezza del cannotto, ovvero la distanza dalla testa della forcella (dove appoggia la ralla inferiore della serie sterzo) al punto in cui è stato tagliato il cannotto.
Quando ci troviamo in mano una forcella con il cannotto troppo corto è un bel problema. In realtà però ci sono alcuni trucchetti e soluzioni che ci possono permettere di montarla lo stesso…
Qual’è la lunghezza minima del cannotto?
Il cannotto è un elemento estremamente importante per la nostra sicurezza. A lui si affida il compito di collegare manubrio e forcella al telaio, viene da sè che un eventuale cedimento potrebbe causare lesioni anche molto gravi.
Per essere tranquilli e pedalare in sicurezza il cannotto forcella deve essere lungo da arrivare a ca 5mm sotto il bordo dell’ultimo spessore. Se l’ultimo spessore è l’attacco manubrio, il cannotto non deve mai terminare al di sotto della seconda vite, quella più in alto.
Solo in questo modo l’attacco manubrio può stringersi sul cannotto in maniera sicura senza deformarsi, prevenendo il rischio di rottura o di scivolamento durante la guida.
Togliere spessori
Se ci rendiamo conto che il requisito di lunghezza minima non è soddisfatto, dobbiamo abbassare l’attacco manubrio. Il metodo più semplice è ovviamente togliere eventuali spessori presenti sotto l’attacco, per abbassare lo stem ad una quota di sicurezza.
Per compensare poi la posizione di guida, dovremo andare a sostituire il manubrio aumentandone il rise. Il rise va aumentato della stessa quota pari all’altezza degli spessori tolti. Se ad esempio utilizzavamo un rise 20mm e togliamo 1cm di spessori, allora dovremo sostituire il manubrio con un rise 30.
Utilizzare un attacco manubrio più basso
Non tutti gli attacchi manubrio sono alti uguali. Parliamo di spessore della parte che si fissa sul cannotto, non di rialzo. Alcuni sono più bassi di altri e permettono di recuperare anche 1cm di lunghezza cannotto. Non è poco e talvolta questa seppur piccola differenza può essere la soluzione al nostro problema.
Informatevi bene sulle specifiche dei vari attacchi e trovatene uno che sia quanto più basso possibile, come il Funnduro, alto 30mm.
Ridurre lo stack della serie sterzo
Non tutte le serie sterzo sono uguali, alcune sono più alte di altre. L’altezza della serie sterzo è chiamata stack ed è un parametro sempre riportato nelle specifiche.
Su alcuni telai ad esempio è possibile sostituire una serie sterzo con calotta esterna (EC) con una di tipo interno (zero stack, ZS) recuperando spesso più di 1cm di altezza per calotta. Molte serie sterzo, sopratutto le FSA di primo montaggio, hanno poi tappi superiore spessi ben oltre il centimetro che, se sostituiti con uno più basso, ci permettono di recuperare preziose porzioni di cannotto. Serie sterzo di marche o anche solo modelli diversi possono insomma risultare più basse di quella che montiamo, quindi calibro alla mano andiamo a cercare la serie sterzo più bassa che troviamo.
Anche in questo caso, per compensare l’abbassamento della serie sterzo, se vogliamo mantenere costante la posizione di guida sarà necessario sostituire il manubrio con uno con rise maggiore.
La prolunga del cannotto
Come ultima spiaggia vi proporranno un’alternativa: prolungare il cannotto.
Va fatta una premessa… Il lavoro deve essere fatto bene e come si deve, da un tornitore esperto in meccanica e non dal primo improvvisato: ne va della vostra sicurezza! Personalmente non utilizzerei prolunghe che vanno oltre la metà dell’attacco, in modo tale che la vite inferiore dello stem prenda sul cannotto vero e proprio e solo la vite superiore stringa sulla prolunga.
Possiamo però ritenere questa soluzione sicura?
Dipende da come viene realizzata. Personalmente di una boccola inserita per bene, magari filettando il cannotto e bloccando il tutto con loctite e due grani contro lo svitamento, mi fiderei. Non mi fiderei affatto di pseudo sistemi con expander o montaggi ad interferenza tenuti insieme dal solo frenafiletti. Se poi metà dell’attacco manubrio prende sul cannotto vero e proprio e solo metà dell’attacco si fissa sulla prolunga, questa è una maggiore garanzia di sicurezza.
Il sistema di prolunga migliore si ottiene in questo modo: si realizza una boccola in alluminio filettata, da avvitare all’interno del cannotto che andrà opportunamente filettato al suo interno per la lunghezza di inserimento. Si blocca il tutto con frenafiletti permanente. Tramite un trapano a colonna si realizzano due piccoli fori laterali, che andranno filettati ed al cui interno si inserisce un piccolo grano. Il grano servirà a fissare in maniera permanente la boccola impedendone lo svitamento. La boccola va filettata al centro e funziona anche da ragnetto.
Va fatta una considerazione: questa modifica annulla ogni eventuale garanzia sulla forcella ed è da considerarsi davvero come l’ultima spiaggia. Tuttavia permette di recuperare una forcella che altrimenti risulterebbe inutilizzabile.
La soluzione migliore resta comunque la sostituzione del gruppo CSU (testa, steli, cannotto) con uno nuovo che andrà poi tagliato alla corretta lunghezza. In questo modo si mantiene l’unità strutturale del cannotto e si è sicuri di non avere spiacevoli sorprese.
I trucchetti che abbiamo visto oggi ci permettono di recuperare alcuni centimetri, ma non permettono di far miracoli: se il cannotto è troppo corto c’è poco da fare. Prima di acquistare una forcella usata quindi informatevi per bene sulla lunghezza del cannotto, richiedendo una misurazione precisa. Considerate sempre un certo margine di tolleranza e fate sempre valere la regola del “meglio troppo lungo, che troppo corto”.